Finisce il sogno dell’Atalanta in Champions League, ma anche Neymar l’applaude
Finisce alla prima partita dell’inedita (dovuta alla pandemia da Coronavirus) fase finale a otto della Champions League l’avventura dell’Atalanta. I bergamaschi a Lisbona sognano per 90’ contro il ricchissimo Paris Saint Germain, ma proprio allo scadere vengono raggiunti da un gol di Marquinhos, che pareggia quello segnato da Pasalic al 27′, e tre minuti dopo, in pieno recupero subiscono anche la rete dell’eliminazione nei quarti ad opera di Choupo-Moting. Ma ad applaudire l’Atalanta dei miracoli è Neimayr, la stella del PSG che ha fatto la differenza insieme all’ingresso in campo negli ultimi minuti di Mbappé. «Una notte speciale – le parole del fenomeno brasiliano -. Abbiamo giocato contro una grande squadra, molto aggressiva che ha fatto una grande stagione ma che concede anche tante occasioni. Adesso dobbiamo riprenderci. Non avevo mai pensato di poter andare a casa, ora possiamo arrivare in finale».
Grande delusione ma anche consapevolezza di aver fatto un percorso incredibile (il terzo posto in campionato e la qualificazione ai quarti della Champions, laddove ha fallito anche la Juventus) in casa Atalanta. «Il rammarico è grande di essere arrivati vicini: sembrava fatta, mancava pochissimo e sarebbe stata una grande impresa – afferma Gian Piero Gasperini -. In queste gare ci sono giocatori di statura internazionale, fra i più forti al mondo. Mbappé e Neymar hanno vivacizzato l’azione, ma aver preso gol a tempo scaduto dispiace. Rimane la soddisfazione di una grande esperienza, una Champions giocata in crescendo contro le migliori squadre d’Europa. Non posso che ringraziare i ragazzi».
L’allenatore dei nerazzurri ha anche un pensiero per i tifosi di una città duramente colpita dalla pandemia di Coronavirus. «La gente di Bergamo festeggerà lo stesso, ne abbiamo visti tanti qui – dice Gasperini -. C’è un grande senso di appartenenza, entusiasmo e passione che per noi sono risorse illimitate. Per noi va bene così, proveremo a migliorarci ancora in futuro, perché ogni partita ti insegna qualcosa. Grazie a tutti per l’incitamento che abbiamo avuto».
Di futuro parla invece il direttore sportivo Umberto Marino. «Per l’Atalanta cercare di tenere tutti i giocatori migliori è un grande sacrificio, proveremo a consolidare e salvaguardare nel tempo la squadra perché è troppo bello essere in Champions League» la risposta del dirigente alle domande dei giornalisti, già proiettati sul mercato estivo e con la nuova stagione alle porte (la Serie A scatterà il 19 settembre.