Filaria del gatto, una malattia trasmessa dalle zanzare
La filaria è una malattia veicolata dalle zanzare. Secondo recenti studi, è la zanzara tigre la maggiore responsabile della sua diffusione.
Cos’è la filaria
La filariosi nel gatto viene provocata dalla puntura di una zanzara la quale inietta nel sangue del gatto parassiti in forma larvale. Questi ultimi si sviluppano in vermi e intaccano l’apparato cardiopolmonare o la cute. La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare, sebbene spesso vengono trasmesse insieme. La malattia è diffusa soprattutto al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri. Sono in aumento i casi di malattia anche in altre aree geografiche: in tutta la Toscana, nelle zone pianeggianti e costiere della Sardegna e in alcune aree della Sicilia e della Campania. La filariosi può manifestarsi anche a distanza di mesi rispetto al momento del contagio; è perciò importante eseguire periodicamente un test di controllo presso il veterinario di fiducia per verificare la salute del gatto.
Diagnosi e sintomi
Si deve effettuare un prelievo di sangue nel gatto dal veterinario. Avendo il gatto una risposta immunitaria maggiore rispetto a quella del cane, non sempre il test ematico risulta essere da subito attendibile. O, al contrario, la risposta può generare un falso negativo in quanto nel gatto quasi mai si arriva alla produzione delle larve adulte come nel cane e si valuta il contagio da parassiti solo maschi. La radiografia del torace può aiutare nell’identificazione della presenza della filariosi ma è solo con l’ecografia che si riescono a vedere anche le larve adulte e lo stadio della malattia. I sintomi sono: difficoltà respiratoria e tosse simili ad attacchi d’asma. Scarso appetito, stanchezza e debolezza. Talvolta si ha anche vomito cronico intermittente. Sono anche possibili casi di morte improvvisa senza sintomi premonitori o forme iperacute con collasso e grave difficoltà respiratoria che possono portare rapidamente alla morte.
Filaria, la cura
Anche in questo caso per il gatto la terapia non ha risultati sempre positivi come nel cane e il farmaco usato sul cane è tossico per il gatto. Proprio per questa ragione a volte, se non ci sono i sintomi, il veterinario preferisce non intervenire ed aspettare che i parassiti muoiano spontaneamente, considerando che nel gatto vivono per al massimo due o tre anni. In questo lasso di tempo si fanno dei controlli periodici per monitorare lo stato di salute del gatto tramite radiografie al torace ogni sei/dodici mesi. Nel caso in cui si notino delle lesioni polmonari allora si somministrano piccole dosi di antiinfiammatori e si procede con la prevenzione per scongiurare altri parassiti.
Prevenzione
La filaria felina è una malattia subdola e difficile da diagnosticare. Si consiglia nelle zone a rischio di fare la profilassi da maggio a novembre, una volta al mese. Per la prevenzione si possono usare mezzi differenti a seconda della tipologia e del carattere del gatto. Si possono usare delle fialette che si applicano sulla pelle ed agiscono anche contro le pulci, i pidocchi e i vermi intestinali oppure ci sono in vendita delle tavolette appetibili che hanno copertura anche contro i contro i parassiti intestinali. Nelle zone a rischio vanno sottoposti a profilassi anche i gatti d’appartamento; perchè è sufficiente una sola puntura di zanzara infetta per fare ammalare il gatto. La profilassi si deve seguire per tutti i mesi a rischio per permettere che l’animale sia protetto.