Il Festival di Sanremo tra storia e modernizzazione
Il Festival di Sanremo rappresenta una sorta di “istituzione”: oltre a essere la manifestazione musicale più seguita dagli italiani, è anche uno dei programmi più seguiti del palinsesto televisivo. La sua storia risale agli anni del boom economico, e in questo senso la kermesse musicale rappresenta anche un vero e proprio pezzo di storia sociale del nostro paese.
La nascita del Festival di Sanremo
Il cosiddetto “Festival della canzone italiana” nacque nel 1951 nella cittadina ligure con l’intenzione di rilanciare il turismo: l’iniziativa fu dei gestori del Casinò, che all’epoca già organizzava rassegne canore e feste da ballo. Ma con l’avvento della televisione, che cominciò a trasmetterne tutte le edizioni, il Festival di Sanremo divenne la manifestazione musicale italiana per eccellenza.
Le prime kermesse a Napoli e Viareggio
In realtà prima del Festival di Sanremo esistevano già in Italia due eventi canori. Il più antico riguardava la canzone napoletana, si chiamava “Festival partenopeo di canti, tradizioni e costumi” e si teneva nel Casinò di Napoli tra Natale e Capodanno: il primo si tenne tra il 1931 e il 1932, e venne poi ripreso dopo la Seconda Guerra Mondiale nel 1947. A Napoli seguì Viareggio, che organizzò il primo Festival della Canzone Italiana nel 1948: si doveva tenere in estate ma purtroppo dopo l’edizione del 1949 venne sospeso per mancanza di fondi. Fu così che il Festival si spostò da una cittadina turistica – balneare a un’altra, Sanremo appunto.
Le prime edizioni del Festival di Sanremo
Tuttavia a differenza di Viareggio, che voleva ravvivare il turismo estivo, l’idea di Angelo Amato, allora direttore del Casinò, era volta ad attrarre turismo nella stagione invernale, trovando anche un accordo con la Rai per la trasmissione radiofonica della kermesse. Fu così che la prima edizione si tenne a gennaio del 1951, in mezzo ai tavolini del salone del Casinò dove i clienti potevano chiacchierare, bere un drink e anche ascoltare la musica. Ma già allora la regola fondamentale era quella attuale: i cantanti dovevano presentare brani inediti, cosa che ancora oggi rappresenta la peculiarità del Festival di Sanremo. Alla prima edizione parteciparono solo tre cantanti: Nilla Pizzi, che vinse con il celebre brano “Grazie dei fiori”, il Duo Fasano e Achille Togliani, che interpretarono venti canzoni. A condurre l’evento fu il presentatore radiofonico Nunzio Filogamo, di cui ancora adesso si ricorda il saluto “cari amici vicini e lontani”.
L’evoluzione del Festival di Sanremo
Con l’avvento della televisione e nel corso degli anni, il Festival di Sanremo si è evoluto insieme alla mentalità e alla società italiana: si passò dalla morale tradizionale a brani più leggeri verso la fine degli anni ’50, fino a nuovi generi musicali nel decennio successivo e alle prime canzoni su temi anche politico- sociali. Eppure, ancora oggi, a essere maggiormente premiati sono sempre stati i brani più leggeri. Nel 1968 venne introdotto il regolamento per il quale ogni interprete poteva interpretare una sola canzone, come accade ancora oggi, e nel 1977 il Festival cambiò sede trasferendosi al Teatro Ariston. La kermesse continuò tuttavia a essere seguita dalla Rai che ne è diventata a tutti gli effetti l’ente organizzatore: l’era televisiva in Italia iniziò nel 1954, e già nel 1955 venne trasmessa la prima edizione televisiva del Festival sanremese. Chi allora non possedeva la televisione, si riuniva apposta nei bar e nei locali per seguire i programmi, tra i quali anche la kermesse musicale che divenne presto uno dei simboli di un’Italia che poco per volta si avviava verso la modernizzazione: poco per volta la musica leggera si diffuse in tutto il Paese, e molte canzoni ottennero un successo commerciale entrando a far parte della cultura popolare e dell’immaginario collettivo.