Eutanasia legale, superate le 100mila firme per arrivare al referendum
Sono diversi ormai i paesi del mondo in cui l’eutanasia, ovvero il procurare intenzionalmente la morte di un individuo con una qualità della vita gravemente compromessa, è legale o comunque tollerata. Cambiamenti sociali di questo tipo in Italia sono sempre stati difficili da far digerire a quella parte più conservatrice della popolazione, vedi anche la legalizzazione delle droghe leggere o le lotte per i diritti LGBT. Una delle ultime mosse da mettere in atto per arrivare quindi all’eutanasia legale anche nella nostra penisola è quella del referendum popolare. Per farlo bisognerà arrivare ad almeno 500mila firme raccolte, per proporre successivamente l’iniziativa. Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni ed esponenente dei Radicali noto per la vicenda di Dj Fabo, ha fatto partire la raccolta firme in tutta Italia.
Eutanasia legale, come sta andando la raccolta firme
L’obbiettivo è quello di arrivare alla soglia necessaria entro il prossimo settembre. E per ora non sta andando affatto male: già cento mila le sottoscrizioni raccolte. Sono addirittura dodici mila i volontari che si sono messi all’opera per raggiungere lo scopo. Nonostante ciò, le difficoltà non mancano. Il dibattito politico si è completamente disinteressato alla questione, molti comuni rifiutano i moduli ed ostacolano l’apertura di banchetti per la raccolta. Nonostante ciò, il lavoro prosegue. La Valle d’Aosta, il Piemonte e l’Umbria sono le regioni con la partecipazione popolare maggiore e sono in continua crescita i movimenti che hanno aderito al progetto. A breve sarà possibile firmare anche negli uffici comunali, grazie ai moduli inviati dall’Associazione Luca Coscioni.