Emicrania: i centri di cura
In Italia ci sono 143 centri di cura per l’emicrania, una patologia invalidante particolarmente diffusa nella popolazione femminile. Ecco la mappa di tutti i percorsi di cura
I centri di cura per l’emicrania sono la risposta necessaria a una patologia che in Italia colpisce oltre quattro milioni di donne di ogni età e che risulta fortemente invalidante. Colpisce prevalentemente il genere femminile nel periodo di maggiore produttività lavorativa. Non solo: ne condiziona fortemente anche la vita privata e sociale.
Questo tipo di disturbo molto spesso viene trascurato o sottovalutato. Chi ne viene colpito non sempre affronta tempestivamente il problema rivolgendosi al medico: molto spesso preferisce ricorrere all’uso fai da te di analgesici a volte anche in modo smodato, con effetti collaterali che è meglio non sottovalutare.
L’emicrania rischia così di diventare una patologia cronica anzichè episodica, che in alcuni casi può portare anche alla depressione. Occorre dunque ricorrere senza indugi e prima possibile al medico per affrontare seriamente un protocollo di cura.
Strutture specializzate per terapie femminili
Per favorire il percorso terapeutico, dunque, occorrono delle strutture specializzate. La Fondazione Onda ha tracciato la mappa dei Centri Cefalee dislocati in tutta Italia: sono 134, alcuni dei quali specializzati nelle terapie femminili come ad esempio quelle legate alle cefalee mestruali. In questa direzione, c’è l’Ospedale Ginecologico Sant’Anna di Torino, l’unico in Italia dedicato specificatamente alle emicranie femminili: fra i fattori che influiscono, ci sono i cambiamenti ormonali in seguito a gravidanza e allattamento, per i quali possono essere utili anche le sedute di agopuntura.
Anche l’alimentazione può contribuire a ridurre l’incidenza dell’emicrania
Secondo uno studio recente dell’Università Federico II di Napoli, a ridurre questo tipo di disturbo potrebbe contribuire anche una dieta apposita: pare che un maggior consumo di cibi grassi e salati, caffè, formaggi secchi e vino rosso sia in alcuni casi un fattore scatenante del mal di testa In tal caso, una maggiore attenzione a ciò che si mangia e una modifica della propria dieta potrebbero aiutare a ridurre l’incidenza delle emicranie.