Divieto per le gabbie da allevamento entro il 2027: la Commissione UE al lavoro
La Commissione dell’Unione Europea ha un nuovo obiettivo: imporre un divieto per le gabbie da allevamento di diverse specie di animali entro il 2027. Lo hanno dichiarato la Commissaria Europea per la Salute Stella Kyriakides e la Vicepresidente della Commissione Vera Jourova durante una conferenza stampa. La Commissione si è impegnata a presentare una proposta legislativa entro la fine del 2023, per poi raggiungere l’obiettivo entro e non oltre il 2027. Il processo di cambiamento sarà lento e graduale, soprattutto per mettere sullo stesso piano i numerosi paesi dell’Unione Europea. Inoltre le autorità vogliono garantire a tutti i produttori la giusta formazione e preparazione al cambiamento, tramite alcuni servizi di consulenza studiati e finanziati dall’Europa.
Divieto delle gabbie da allevamento: è una proposta popolare
La proposta, in realtà, è di origine popolare: nel settembre 2018, infatti, circa un milione e mezzo di cittadini europei, tramite una raccolta firme, presentarono l’iniziativa “End the Cage Age”, che prevedeva di smettere di utilizzare le gabbie per l’allevamento di animali come scrofe, vitelli, conigli, galline, anatre e oche. Un provvedimento che andrebbe a toccare quasi 300 milioni di esemplari ogni anno. Anche diverse ONG e associazioni italiane hanno partecipato all’iniziativa. Tra di esse troviamo Amici della Terra Italia, Animal Aid, Animal Law Italia, CIWF Italia Onlus e Enpa. Le associazioni si sono dette soddisfatte del provvedimento che ci porterà avanti nella lotta contro lo sfruttamento animale. Gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle Giarrusso e Furore hanno dichiarato di sentirsi soddisfatti dalla proposta, ma hanno suggerito l’accompagnamento di questo cambiamento con quello dell’etichettatura dei prodotti finali, che certifichi le modalità di allevamento e trasformazione.