Discriminazione delle minoranze in Ungheria SubitoNews

Discriminazione delle minoranze: l’UE avvia un procedimento contro l’Ungheria

Discriminazione delle minoranze: l’UE avvia un procedimento contro l’Ungheria

La Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato, in una conferenza stampa congiunta con il Primo Ministro sloveno Janez Jansa, che la UE ritiene che ci sia stata una discriminazione delle minoranze e dunque sta avviando una procedura di infrazione contro il Governo ungherese a causa di una legge approvata a Budapest che va contro la “promozione” dell’omosessualità. In senso pratico si è vietato ai minorenni l’accesso a qualsiasi contenuto che descriva comportamenti diversi da quelli canonicamente eterosessuali. “Non vogliamo discutere il diritto dei genitori di educare i loro figli, ma la tutela delle minoranze è uno dei principi fondanti dell’Unione Europea, sancito nell’articolo due del trattato di Lisbona” ha dichiarato la Von Der Leyen. Il Presidente Orban, infatti, aveva contestato il procedimento perchè secondo i rappresentanti ungari sarebbe andato contro la libertà educativa delle famiglie.

Discriminazione delle minoranze: la reazione dei leader europei

La stragrande maggioranza dei leader europei ha promesso battaglia contro questa discriminazione delle minoranze: 17 capi di stato europei hanno infatti redatto una lettera di denuncia in difesa della comunità Lgbt. La Commissione ora procederà con l’invio di una lettera di messa in mora all’Ungheria, in cui si chiederanno spiegazioni e garanzie sulla protezione dalle discriminazioni. Le autorità comunitarie hanno riferito di aspettarsi ora una risposta dai magiari. Se essa non sarà sufficiente si proseguirà portando il caso davanti alla Corte Europea di giustizia per arrivare anche ad alcune sanzioni economiche. Infatti una delle vie per limitare questo tipo di atteggiamenti da parte di alcuni stati dell’UE è quella di limitare gli accessi ai finanziamenti stanziati per i paesi membri. Il Governo Ungaro non è però l’unico nel mirino della Commissione: anche la Polonia ha attirato l’attenzione per i comportamenti governativi contro le minoranze.