Diritti lgbt in Israele, via le limitazioni per i donatori di sangue
Siamo nel 2021 ma in alcuni paesi del mondo si discute ancora se le persone dell’universo Lgbt possano avere le stesse possibilità degli eterosessuali. Per fortuna, un altro passo in avanti è stato fatto riguardante i diritti Lgbt in Israele. Dal 1 di ottobre, infatti, non ci saranno più limitazioni alla donazione di sangue per i gay. Il ministro della sanità Horowitz ha appunto ordinato di rimuovere le domande sprezzanti ed irrilevanti dai questionari che vengono consegnati e fatti compilare ai donatori di sangue. Lo scorso giugno anche il Regno Unito aveva cancellato le stesse limitazioni, come gli Stati Uniti l’anno ancora precedente. La comunità gay di Israele ha accolto la notizia con grande entusiasmo.
Diritti lgbt in Israele, cosa cambia
Precedentemente la situazione era ben diversa. Il divieto a donare il sangue per gli uomini omossessuali o bisessuali proviene dagli anni ottanta, quando cominciò a diffondersi l’Aids. Nel 2017, poi, arrivò il primo passo verso il cambiamento. E fu così che il paese si uniformò alle pratiche internazionalmente più diffuse, mantenendo però una limitazione. Ai gay veniva data la possibilità di essere donatori, ma nel questionario bisognava dichiarare se nell’anno precedente si fosse praticato un rapporto sessuale a rischio con altri uomini. Se la risposta era affermativa, il sangue donato veniva congelato per mesi e usato solo dopo aver fatto svolgere al donatore dei test per l’Hiv. La nuova domanda riguarderà solo il fatto di aver avuto rapporti sessuali ad alto rischio senza però riferimenti di genere o di orientamento sessuale.