Diagonali calcio: guida su come eseguirle nel migliore dei modi

Diagonali calcio: guida su come eseguirle nel migliore dei modi

Diagonali calcio: guida su come eseguirle nel migliore dei modi
Fonte: Pixabay

Diagonali calcio, cosa sono?

Le diagonali, nel calcio così come in qualsiasi altro sport che implichi una parte difensiva, sono un elemento molto importante. Il gesto della diagonale nel calcio, così come a livello sportivo in generale, consiste infatti in un movimento di difesa che si effettua innanzitutto con la classica tecnica della marcatura a zona.

Il modulo che viene prediletto dalla maggior parte degli allenatori che scelgono di adottare questo modus operandi , è quello della classica difesa a quattro. Sostanzialmente il diagonale è una sorta di conclusione offensiva che si può concludere anche in un assist. Questo, per quanto riguarda ovviamente il ruolo e il simbolo del diagonale in sé.

Ma la diagonale vista nell’ottica della fase difensiva, acquisisce tutto un altro significato. La tattica del calcio di un tempo si è fortemente adattata a quella che è la diagonale, difatti questo vero e proprio gesto tattico nonché tecnico, è stato uno dei pochi elementi a rimanere invariati ancora oggi nel corso del calcio che vige attualmente.

In questo articolo a proposito di diagonali, nel calcio capiremo come si effettuano e che e in cosa consistono in termini prettamente pratici sicuramente non possiamo andare a ridurre questo gesto come un semplice e banale spunto tecnico e tattico. Ma appunto, bisogna approfondire questo discorso nel migliore dei modi.

Fase difensiva nel calcio: come farla

Il famoso gesto della fase difensiva per quanto riguarda la diagonale, è un tipo di spunto tattico che avviene nella seguente maniera. Il terzino, durante la sua fase di movimento, si prodiga per poter bloccare quello che è il portatore di palla avversario, il quale ovviamente avanza dal suo stesso lato.

Nel corso di questa fase di placcaggio, dunque, il resto della difesa, composta appunto dagli altri tre giocatori, si allinea in maniera diagonale, così che il portatore di palla non abbia alcun punto di riferimento. Così come alcuna linea di passaggio libera.

Naturalmente questo riguarda appunto la focalità del gioco per quanto riguarda i difensori centrali, che devono essere posizionati sullo stesso lato del terzino opposto a quello che sta andando incontro al portatore di palla. Questo concetto così espresso potrebbe risultare complicato, tuttavia è fondamentale per far sì che alle squadre abbiano anche una loro filosofia di equilibri.

Oltre ad un estro offensivo che sicuramente è determinante in ottica di vittoria delle partite. Nel prossimo paragrafo, vedremo nel concreto degli esempi di applicazione di questa tecnica. Efficace o meno, capiremo quanto sia importante a priori conoscerla.

Diagonali calcio, spunti tattici

Le diagonali nel calcio ha come interprete noto a tutti gli esperti di calcio, nonché agli appassionati fu Arrigo Sacchi. È utile per far sì che la furia avversaria dal punto di vista offensivo sia quantomeno contenuta. Per non dire limitata. Infatti, nell’esempio visto nel corso del paragrafo precedente, nel caso in cui il terzino venisse appunto saltato dal portatore di palla, si avrebbe comunque una copertura necessaria.

Questo poiché il giocatore avversario si ritroverebbe immediatamente. A dover affrontare subito un altro difensore avversario. Nel caso in cui anche questo avversario venisse saltato, ce ne sarebbero altri due da superare. A livello statistico, così come a livello di situazioni e casistiche particolari, sarebbe realmente difficile che possa verificarsi.

Naturalmente la diagonale funziona solamente in certe situazioni e li sta all’allenatore, così come agli interpreti di gioco. La facoltà di suggerire quando applicarla, un po’ come la regola del fuorigioco, ha un margine di errore notoriamente più alto rispetto ad una diagonale. Che per tutta una serie di motivazioni può andare bene oppure può andare decisamente male. Una percentuale divisa a metà, sostanzialmente.

Diagonali calcio, esempi famosi

Nel corso dello scorso paragrafo riguardante quelle che sono le diagonali del calcio, abbiamo avuto modo di citare il nome di Arrigo Sacchi. Ma esattamente a chi corrisponde questa figura? Arrigo Sacchi, stando a quanto suggeriscono le varie biografie a lui dedicate, e un allenatore di calcio, nonché dirigente sportivo e opinionista.

Nel corso della sua prolifica carriera da allenatore, dopo un passato nelle giovanili della Fiorentina, ha avuto modo di allenare club prestigiosi. Come il Parma, il Milan e l’Atletico Madrid. Chiudendo la sua carriera a Parma nel lontano 2001.

Sicuramente, le sue caratteristiche erano quelle di un gioco a zona fondato sul pressing a centrocampo. Infatti, i suoi allenamenti calcistici e atletici erano parecchio estenuanti per i suoi giocatori. Considerando l’alto dispendio energetico che veniva richiesto a loro. Considerando il suo palmares che è a livello generale, include anche vari titoli nazionali, come per esempio delle coppe campioni e due supercoppe UEFA.

Questa tattica, parecchio dispendiosa dal livello energetico per quanto riguarda il punto di vista dei giocatori. Portato i suoi risultati, infatti, ancora oggi è sicuramente uno dei gli allenatori più apprezzati nella storia del calcio, sia in Italia che all’estero, laddove ovviamente persiste ancora un po’ di conoscenza culturale.