Cos’è la cessione del quinto per pensionati
I pensionati che desiderano usufruire di un prestito possono far riferimento ad una formula che riscuote da sempre alti livelli di gradimento e che è, in effetti, molto vantaggiosa: stiamo parlando della cessione del quinto.
Noti portali dedicati alla comparazione di mutui e prestiti come salvaconto.it prevedono strumenti gratuiti dedicati in modo specifico alla pianificazione di questa tipologia di prestito; non esitiamo, dunque, e andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Cosa prevede il prestito con cessione del quinto
La cessione del quinto per pensionati è un tipo di prestito che consente, a chi ne è titolare, di pagare le rate del finanziamento ricevuto tramite delle trattenute dirette dal proprio cedolino pensione; tecnicamente, dunque, non è il pensionato a pagare la rata all’istituto finanziario, bensì l’ente previdenziale.
Ma per quale motivo si parla di “quinto”?
Ebbene, la legge che regolamenta questo tipo di prestito prevede che le relative rate non possano essere superiori ad un quinto dell’importo, questo significa che se una persona è titolare di una pensione da 1.500 euro mensili, la rata mensile non potrà superare i 300 euro.
Nella cessione del quinto, dunque, la determinazione dell’ammontare delle varie rate è libera e tale aspetto viene determinato tramite contratto; l’unico requisito, come detto, è che la rata non ecceda un quinto dell’importo mensile, per il resto si può stabilire a piacimento la cifra desiderata tenendo ovviamente conto anche dei tempi complessivi che saranno necessari per restituire integralmente l’importo ricevuto.
Quando nacque la formula della cessione del quinto
È sicuramente interessante fare un cenno alle origini della formula cessione del quinto: nel lontano 1950, ovvero durante il Dopoguerra, fu introdotta questa formula per incoraggiare i creditori ad erogare finanziamenti per rilanciare l’economia.
Inizialmente, a poter godere della cessione del quinto erano, oltre ai pensionati, esclusivamente i dipendenti pubblici, mentre in tempi più recenti, esattamente nel 2005, è stato previsto che anche i dipendenti privati possono usufruire della cessione del quinto, a condizione ovviamente che abbiano un posto di lavoro stabile.
Per i pensionati, ovviamente, non occorrono particolari requisiti, anzi questa categoria di cittadini è pressoché certa che la richiesta di un finanziamento di questo tipo venga accettata: le prestazioni erogate dagli enti previdenziali statali, infatti, sono di fatto il reddito più sicuro.
I principali vantaggi della cessione del quinto
La cessione del quinto è dunque una formula davvero molto interessante, soprattutto per chi è titolare di una pensione.
Un grande vantaggio che contraddistingue questo tipo di finanziamento è la sua grande praticità: dal momento che, come detto, la rata viene detratta direttamente dal cedolino pensione, il titolare del prestito non deve preoccuparsi di pagare mensilmente il dovuto, perché vedrà detratta la rata stabilita sul proprio cedolino.
La cessione del quinto, inoltre, consente di pianificare l’ammortamento all’insegna della massima precisione: una volta stabilito l’ammontare della singola rata, infatti, si potrà conoscere in modo altrettanto preciso il lasso temporale in cui il prestito sarà restituito in modo integrale.
La sicurezza del reddito, ovvero appunto della prestazione previdenziale, rende la pianificazione ancora più certa, escludendo esternalità che potrebbero modificare il piano di ammortamento.