Coronavirus: salgono ancora i contagi, 13mila casi tra il personale della scuola
Prosegue il conto alla rovescia per la riapertuta delle scuole (lunedì 14 settembre) e aumentano i timori. Negli ultimi giorni si è assistito in Italia un nuovo aumento dei casi di Coronavoris e circa 13mila persone, ovvero il 2,5% dei circa 500mila tra docenti e non docenti (il 50% del personale della scuola) che ha già svolto il test sierologico per il Covid 19 e di questi il 2,6%, è risultato positivo e non prenderà servizio fino a quando il tampone non darà esito negativo.
Sono i dati dell’ufficio del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri che aveva avviato nelle settimane scorse la campagna con la distribuzione di 2 milioni di test agli istituti scolastici. Dati che non tengono conto dei 200mila tra docenti e non docenti del Lazio, in quanto la regione sta operando in maniera autonoma.
Al momento la regione più virtuosa è la Lombardia, con il 70% di test effettuati, mentre all’ultimo posto c’era la Sardegna con solo il 5% del personale che si è sottoposto ai test. Entro il 24 settembre dall’Ufficio del commissario prevedono che la percentuale possa salire al 60-70%.
Continua intanto a tenere banco l’ipotesi di una riduzione della durata della quarantena proprio in relazione alle conseguenze che questo provvedimento può avere sul mondo della scuola e in generale del lavoro. Si parla della diminuzione da 14 a 10 giorni, una proposta che sarà valutata dal Comitato Tecnico Scientifico nella riunione in programma martedì prossimo. In attesa delle valutazioni degli esperti la linea del Ministero della Salute resterebbe quella della cautela.
Guardando agli altri Paesi, la misura in Francia è stata proposta per 7 giorni ma che ancora non è stata adottata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha però già raccomandato di mantenere la durata a 14, perché basata sui dati disponibili di incubazione del virus.