Coronavirus. La MotoGP partirà il 5 aprile, Motomondiale a due velocità
Motomondiale a due velocità, con la MotoGP seguitissime e Moto2 e Moto3 un contorno, si sa da sempre, ma il Coronavirus ha avuto anche il potere di invertire le parti. Il campionato delle due ruote di velocità scatterà domenica 8 marzo infatti a Losail, nel GP del Qatar, solo per le cosiddette “classi minori”, mentre la MotoGP è stata rinviata al terzo atto, in programma il 5 aprile ad Austin, in Texas. L’associazione dei costruttori (Irta) e la Dorna, che organizza il Motomondiale, hanno dovuto infatti prendere atto delle restrizioni (blocco dei voli e quarantena obbligatoria di 14 giorni) imposte dai governi di Qatar e Thailandia a chi proviene dalle aere più infette dal nuovo virus della polmonite atipica, ovvero Italia e Giappone. Come dire, più della metà del Circus delle due ruote. Il GP del Qatar è stato cancellato e non verrà recuperato (Mondiale a 19 tappe), quello della Thailandia, in calendario il 22 marzo rinviato a data da decidere, probabilmente a ottobre come l’anno scorso.
Niente Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Marc Marquez, come niente Yamaha, Ducati e Honda.
Salve invece Moto2 e Moto2, questo perché i team si trovano già a Losail, avendo disputato in questi ultimi giorni i test di conclusione della pre-stagione, mentre la MotoGP aveva girato la scorsa settimana nella pista illuminata a giorno nel deserto qatariota e quasi tutto il personale era tornato a casa. Nel frattempo è esplosa anche in Europa, partendo dall’Italia, l’emergenza Coronavirus.
Detto questo anche il Texas resta in bilico, come la partenza del Mondiale di Formula 1, in programma in Australia il 15 marzo e lo stesso GP della Thailandia delle quattro ruote. Un danno enorme anche dal punto di vista economico, non solo sportivo, con tutta la partita dei diritti tv e delle sponsorizzazioni (fondamentali per la tenuta dei due Circus dei motori più importanti). E siamo solo all’inizio.