Coronavirus: i Carabinieri scovano 14mila falsi prodotti igienizzanti
Coronavirus: solidarietà, molta. Furbi e delinquenti anche. Il Coronavirus, come ogni emergenza, regala uno specchio del Paese. Quello scoperto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, attraverso i dipendenti NAS, è triste. Nell’ambito dei controlli ispettivi e repressivi sulla regolarità delle attività distributive di dispositivi medici e di impiego sanitario, nonché all’accertamento di pratiche commerciali illegali o fraudolente, anche su canali on-line, gli inquirenti dell’Arma hanno intercettato e vincolato articoli sanitari e predici medici importati irregolarmente e privi delle caratteristiche di sicurezza. Numerosi sequestri hanno interessato anche aziende produttrici o distributori di disinfettanti e presidi medici, privi di requisiti, anche se vantavano un’azione-antivirus, sequestrando oltre 14 mila confezioni di prodotti irregolari.
I Nas di Torino hanno deferito alla Procura della Repubblica la titolare di una farmacia per aver commercializzato 200 mascherine facciali di protezione sterili acquistate ed importate direttamente dalla Repubblica Popolare Cinese, riportanti informazioni in lingua cinese e senza la marcatura CE, vendendo e consegnando alla clientela un prodotto non in possesso dei requisiti di sicurezza. A Napoli, presso un ipermercato, sono stati sequestrate di 439 confezioni di un igienizzante mani, posto in vendita come “biocida”, riportante in etichetta la dicitura “elimina fino al 99,9% batteri, funghi e virus… attivo su virus (coronavirus, HIV, HBV, HCV)”, senza l’indicazione di alcuna autorizzazione ministeriale. A Caserta in un ingrosso di alimenti e generi vari sono state trovate 5.580 confezioni di igienizzante vantante in etichetta “proprietà germicida e battericida superiori al 99,9%”, privo della prescritta registrazione come biocida e presidio medico-chirurgico. A Bari sono state sequestrate 10.500 confezioni di sapone liquido e di gel igienizzante non conformi.
Particolare attenzione è dedicata dai Carabinieri alle attività di monitoraggio e valutazione delle condizioni di mantenimento delle strutture ricettive destinate ad ospitare anziani e disabili, le fasce deboli della popolazione ritenute particolarmente a rischio a causa dell’attuale fenomeno epidemico. Una delle emergenze più attuali, con l’esplodere di veri e propri focolai da Coronavirus.