Coronavirus: crescono i casi di Covid19, stato di emergenza prorogato

Coronavirus: crescono i casi di Covid19, stato di emergenza prorogato

Nuovo boom di contagi per Covid in Italia, che per la prima volta dopo quasi sei mesi tornano a sfondare la soglia dei 3mila casi di Covid19 in un giorno. I numeri dicono che il totale dei contagiati è arrivato a 333.940, con un incremento in 24 ore di 3.678 nuovi casi di Covid19: era dal 16 aprile, in pieno lockdown, che non si registravano numeri così alti. Vero che in contemporanea si è registrato il record dei tamponi dall’inizio dell’emergenza, con un rapporto tra contagiati e test effettuati del 2,93%, solo in leggero aumento, ma la crescita dei casi è preoccupante e trova conferma in quello delle vittime: 31 nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 36.061.
«Abbiamo dei numeri ancora nei limiti della normale gestione, ma dobbiamo prepararci alla possibilità che crescano» sottolinea il Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri. In aumento anche tutti gli altri indicatori: gli attualmente positivi sono 62.576, ben 2.444 in più rispetto a martedì. Di questi, 3.782 sono ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali (+157), 337 sono in terapia intensiva (+18) e 58.457 sono in isolamento domiciliare (+2.267).
Resta la Campania la regione con l’incremento maggiore dei casi: ben 544. Ci sono poi altre quattro regioni che fanno segnare almeno 300 nuovi contagiati: la Lombardia con 520 casi, il Veneto con 375, il Lazio con 357 e la Toscana con 300. Numeri pesanti anche in in Piemonte (+287), Sicilia (213), Puglia (196) ed Emilia Romagna (193), mentre nessuna regione, come purtroppo accade ormai da giorni, è “covid free”.
«I numeri del contagio crescono in tutta Europa e naturalmente anche in Italia – scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza -. Per questo abbiamo prorogato lo stato di emergenza al 31 gennaio e introdotto l’obbligo di mascherine anche all’aperto. Ho inoltre firmato un ordinanza che dispone test per chi arriva da Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Oggi più che mai è importante il contributo di tutti per fermare il virus».