Coronavirus: Coni e Governo fermano lo sport fino al 3 aprile
Lo sport italiano è stato fermato fino al 3 aprile per l’emergenza coronavirus. Questa la decisione presa all’unanimità dal Comitato olimpico nazionale italiano al termine della riunione voluta dal presidente Giovanni Malagò con i rappresentanti delle federazioni degli sport di squadra e ratificata dal Governo attraverso il nuovo decreto firmato da Giuseppe Conte. Dopo giorni di discussioni tutti si sono trovati d’accordo sul principio prioritario della tutela della salute, a partire dal ministro per le politiche giovanili e per lo sport Vincenzo Spadafora, che domenica aveva avuto un duro scontro con la Lega di Serie A per la decisione di non sospendere subito le partite. «Ringrazio tutti per la serietà , la collaborazione e la presa di coscienza della gravità della situazione» le parole di Spadafora.
Certo, adesso bisogna stabilire le modalità della conclusione dei campionati, a partire dal quello di calcio, per non parlare degli Europei, che dovrebbero aprirsi il 12 giugno a Roma.
Tra le decisioni prese dal Comitato olimpico nazionale c’è anche quella di chiedere al Governo «di inserire il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze affrontate finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni». A livello europeo, invece, per ora si continua a giocare, ma a porte chiuse.