Come si assegna la Bandiera Blu? | Subito News

Come si assegna la Bandiera Blu?

Come si assegna la Bandiera Blu?

La Bandiera Blu è un prestigioso riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), istituito nel 1987, l’anno europeo dell’Ambiente. Il suo scopo principale è promuovere la sostenibilità ambientale e la gestione responsabile delle aree turistiche costiere.

Questo simbolo di eccellenza viene conferito alle località che soddisfano rigorosi criteri relativi alla qualità delle acque, alla gestione ambientale, alla sicurezza e ai servizi offerti. Il riconoscimento, che coinvolge 49 Paesi in tutto il mondo, è il risultato di una collaborazione tra la FEE e due agenzie delle Nazioni Unite, l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e l’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo). In sintesi, la Bandiera Blu rappresenta un impegno costante verso la tutela dell’ambiente e la qualità dell’esperienza turistica.

Quali sono i mari Bandiera Blu 2024?

Nel 2024, l’Italia ha ottenuto risultati eccellenti, con 485 spiagge premiate, distribuite in 236 Comuni e 81 approdi turistici. Questo risultato rappresenta oltre l’11% delle spiagge insignite del riconoscimento a livello globale. Tra le novità di quest’anno ci sono località come Tenno e Vallelaghi in Trentino Alto Adige, Recco in Liguria, e Patù in Puglia, che hanno ottenuto per la prima volta la Bandiera Blu.

Tuttavia, è importante sottolineare che quattro spiagge italiane hanno perso il riconoscimento, tra cui Ameglia in Liguria e Margherita di Savoia in Puglia. Questo dimostra come la certificazione non sia un riconoscimento permanente, ma richieda un continuo impegno nella gestione e nel miglioramento delle condizioni ambientali e dei servizi offerti.

Cosa premia la Bandiera Blu?

La Bandiera Blu non premia solo la bellezza naturale delle spiagge, ma soprattutto il loro impegno verso la sostenibilità e la qualità dei servizi. Questo riconoscimento viene assegnato in base a una serie di criteri suddivisi in quattro macro aree:

  1. Qualità delle acque: Le spiagge devono garantire una qualità eccellente delle acque di balneazione, monitorata costantemente secondo standard rigorosi. Devono inoltre rispettare le normative sul trattamento delle acque reflue e garantire che non ci siano scarichi in mare.
  2. Educazione e informazione ambientale: Le località devono promuovere attivamente l’educazione ambientale attraverso attività informative e iniziative di sensibilizzazione rivolte sia ai residenti che ai turisti. Devono essere presenti informazioni visibili sulla qualità delle acque e sugli ecosistemi locali.
  3. Gestione ambientale: Le spiagge devono essere gestite in modo da minimizzare l’impatto ambientale, con particolare attenzione alla pulizia, alla conservazione della biodiversità e alla gestione dei rifiuti. Le strutture devono essere mantenute in buone condizioni e promuovere l’uso di mezzi di trasporto sostenibili.
  4. Servizi e sicurezza: Devono essere garantiti servizi di alta qualità per i bagnanti, inclusa la presenza di personale di salvataggio, attrezzature di primo soccorso, piani di emergenza e accessibilità per le persone con disabilità. Inoltre, le spiagge devono assicurare che gli spazi siano sicuri e ben gestiti per prevenire incidenti.

Quali sono i requisiti?

Ottenere la Bandiera Blu richiede il rispetto di 33 criteri specifici. Questi includono l’educazione ambientale, che prevede l’organizzazione di almeno cinque attività di sensibilizzazione ogni anno, e la qualità delle acque, che deve essere conforme a standard microbiologici e chimici molto severi.

Anche la gestione ambientale è cruciale: le spiagge devono essere pulite, con un’adeguata infrastruttura per la raccolta dei rifiuti e la conservazione degli ecosistemi marini. Infine, i servizi offerti devono essere sicuri, accessibili e di alta qualità, garantendo un’esperienza positiva e sostenibile per tutti i visitatori.