Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale: storia e curiosità
La Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale rappresenta un importante luogo di culto a Roma. Si trova presso il Rione Monti, vicina alla facciata Manica Lunga dell’imponente Palazzo del Quirinale. Talvolta viene anche chiamata con il nome di Chiesa di Sant’Andrea al Noviziato ed è un antica costruzione risalente alla prima metà del 1600 di cui oggi vedremo le principali informazioni e caratteristiche.
La storia di Sant’Andrea al Quirinale
La storia della Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale è relativamente breve nonostante risalga al 1600. Questa si trova proprio di fronte la facciata della Manica Lunga del Palazzo del Quirinale sin dalla sua edificazione, collocata quasi sicuramente tra il 1658 ed il 1670.
Il progetto di costruzione apparterrebbe a Gian Lorenzo Bernini che fu ingaggiato direttamente da Papa Alessandro VII il quale commissionò l’opera per ospitare il noviziato dei Gesuiti. La prosecuzione dei lavori vide anche l’intervento del Cardinale Pamphili, il dispotico nipote di Papa Innocenzo X.
La sua edificazione avvenne in corrispondenza di un’altra chiesa molto simile e intitolata anch’essa a Santo Andrea a Montecavallo che, per l’appunto, era stata la chiesa ospitante il noviziato dei Gesuiti durante la seconda metà del Cinquecento. Questa chiesa, tuttavia, era stata commissionata dal Generale Francesco Borgia.
Descrizione della chiesa
La chiesa mostra una facciata aperta un piccolo sagrato che, a sua volta, è distinto in due ali concave costruite proprio per creare un’illusione ottica che ne amplia lo spazio disponibile. La tecnica riprende quella del colonnato della Basilica di San Pietro in Vaticano, progettata anch’essa dal Bernini.
La facciata è attraversata da una gradinata a forma semicircolare e da un bel portico monumentale sul quale sorge fiero lo stemma dei Pamphili, realizzato da allievi del tempo e posizionato su colonne in stile ionico che coprono la finestra della facciata.
La chiesa presenta una pianta centralizzata a forma ovale con asse maggiore trasversale. Date le sue piccole dimensioni questa dislocazione consente di ottenere spazi più ampi e ariosi. Le due absidi laterali non ospitano cappelle, come di consueto, ma contengono elementi di sostegno pensati per spingere l’osservatore a concentrarsi sull’altare maggiore.
Questo si caratterizza da una cappella in cui la pala dell’altare risulta illuminata da una fonte di luce naturale nascosta che ritroviamo spesso nell’arte del Bernini. Si tratta di un espediente ripreso dalla scenografia teatrale dello stesso che era già stata utilizzata in passato. Per esempio ritroviamo l’espediente della luce nascosta presso la Cappella Cornato a Santa Maria della Vittoria.
Le due ali del sagrato si estendono verso il palazzo del Quirinale e conferiscono uno stile barocco ripreso dal colonnato di San Pietro. Quando la strada è stata ampliata le ali sono state ridimensionate e, difatti, oggi sono arretrate rispetto alla scalinata. Purtroppo questa modifica ha eliminato l’intento iniziale di conferire ampiezza e decoro alla facciata. Infine la chiesa presenta una piccola cupola decorata da cassettoni dorati e da pareti ricoperte da una preziosa selezione di marmi mischi.
Le opere più importanti
Le opere presenti nella Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale sono molteplici. Tra queste figura la pala dell’altare maggiore di Guillame Courtois e le tre tele di Baciccio, pittore italiano del seicento noto anche come Giovan Battista Gaulli e allievo di Luciano Borzone.
Nella cappella di destra dell’altare maggiore sono presenti tre dipinti di Giacinto Brandi, altro importante pittore italiano seicentesco. Ad esso appartengono “Il Compianto sul Cristo Morto” sulla pala dell’altare, “La Salita al Calvario” posizionato a sinistra e “La Flagellazione di Cristo” collocato a destra.
A seguire presso le stanze annesse alla chiesa è posizionata la Statua Morente di Pierre Legros. Inoltre sulla via del Quirinale è posizionato uno dei più grandi capolavori di Borromini, ovvero la Piccola Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane. Egli era un acceso rivale del Bernini e la vicinanza tra le due opere mostra in modo chiaro e nitido le differenze e le soluzioni adottate dai due geni del barocco italiano.
Molti appassionati vengono in visita anche per ammirare le spoglie del Re di Sardegna Carlo Emanuele IV seppellito proprio presso la Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale.
Infine segnaliamo l’organo a Canne Mascioni Opus 515, lo strumento posizionato nella cantoria a destra dell’ingresso principale che fu costruito nel 1938. Si caratterizza da due tastiere a 58 tasti e da una pedaliera da 30 disposta di trasmissione elettrica e di ben 14 registri.