Caro benzina, nessuna riduzione in vista
Il problema sui rifornimenti di gas e petrolio purtroppo non si è ancora fermato. Di conseguenza, il caro benzina sta continuando ad aumentare. Gli approvvigionamenti scarseggiano e l’unica soluzione è quella di aumentare i prezzi sul consumatore finale. La situazione, però, sta degenerando. Oggi il gasolio ha toccato e superato la quota di 1,6 euro al litro. Si tratta del prezzo più alto del diesel dal 2014 ad oggi. Il problema è talmente grave che la ministra dell’Economia Daniela Franco ha dichiarato che potrebbe far deragliare la ripresa economica.
Caro benzina, l’aumento dei prezzi
Le cause sono diverse. Il prezzo del petrolio continua ad aumentare e nell’ultimo anno è salito del 111%, una cifra spropositata. Anche il gas naturale, oggi, costa il doppio rispetto al 2020. L’aumento dei prezzi di benzina, gasolio e gpl è una naturale conseguenza di ciò. “La Cina sta lottando per evitare il crollo delle forniture e sta pensando di riaprire le miniere di carbone” ha dichiarato la commissaria Ue all’energia Kadri Simson. “Anche gli Stati Uniti sono preoccupati per l’inverno, le tensioni dei prezzi di ampliano anche al mercato del petrolio e del carbone” ha proseguito.
I rincari in Europa
Ulteriori rincari sono già arrivati e non smetteranno di farlo sulle bollette per l’energia elettrica. Adesso che l’inverno è alle porte, poi, la situazione è destinata a peggiorare. In Germania la bolletta è aumentata del 2,4%. Molto simile in Francia, dove il rincaro è del 2,3%. Le forniture di gas russo stanno diminuendo e gli stati europei non prevedono che la situazione possa migliorare molto nei prossimi mesi. Nonostante ciò, il gasdotto Nort Stream 2 è pronto per essere messo in funzione. L’opposizione degli Stati Uniti, però, blocca l’inizio dei lavori. Secondo gli americani, infatti, il rischio sarebbe quello di riavvicinare pericolosamente Russia e Germania, politicamente parlando.