Briatore a 70 anni e ammette: «La Formula 1 mi manca» | SubitoNews

Briatore compie 70 anni e ammette: «La Formula 1 mi manca»

Briatore compie 70 anni e ammette: «La Formula 1 mi manca»

Briatore: «Mi manca gestire un team, avere continue decisioni da prendere, questa sfida continua». Flavio Briatore compie 70 anni e ammette di avere nostalgia di quello che una volta era il suo mondo, la Formula 1. «Mi hanno fatto la guerra tutti – racconta in un’intervista al Corriere della Sera -. Io sono entrato con la Benetton, eravamo quelli che facevano i maglioni. Per me la Formula 1 era un prodotto come un altro. Poi ho vinto GP con tre team, Benetton, Ligier e Renault, e sette Mondiali in 18 anni. Ma invece di dirci bravi, qualcuno mi ha odiato tutta la vita come Mosley, l’ex presidente della Fia. Poi mi ha aiutato Ecclestone, e abbiamo fatto cose buone con Montezemolo, quando con la Fota ci siamo opposti a Mosley: nel 2009, abbiamo riunito in fabbrica da noi tutti i team principal alle due del mattino». Briatore però racconta anche dei problemi avuti con e della Ferrari. «Quando c’era Alonso c’è stato qualche contrasto con Mattiacci: la colpa era sempre di Fernando. Continuo a non capire come la Ferrari non vinca: ha i finanziamenti, ha la storia, ha meccanici bravissimi, credo che manchi un raccoglitore di tutto».

E a proposito del campione spagnolo del quale da sempre è consigliere e manager, Briatore sostiene che «l’unica cazzata è stata andare in McLaren» mentre «il grosso rimpianto è la Ferrari: ha perso due Mondiali non per colpa sua». L’uomo di affari cunneese lo mette infatti sul podio dei più grandi di sempre della Formula 1: «Senna e Schumi assieme, poi Fernando: avessi un team io lo prenderei: è un rottweiler, fisicamente intatto». Infine ecco il pensiero di Briatore del Circus automobilistico di oggi. «Ora manca un capo. Budget cap? Sempre detto, tutto quello che non si vede deve essere uguale. Più ci sono macchine simili, più emergono i piloti migliori, più i team medi possono concorrere, essere competitivi. E le gare devono essere più brevi, due da quaranta minuti per Gran Premio».