Bonus Psicologo 2025: cosa fare dopo le graduatorie

Bonus Psicologo 2025: cosa fare dopo le graduatorie

Il Bonus Psicologo 2025 è stato assegnato. Il 5 dicembre scorso l’Inps ha pubblicato le graduatorie definitive degli aventi diritto: un’azione molto importante per chi era in attesa di spere se era incluso fra i beneficiari del sostegno economico per cominciare un percorso di cura che molto spesso viene rimandato o trascurato proprio per ragioni di tipo economico. Tuttavia, una volta rientrati nelle graduatorie degli aventi diritto, l’accesso al contributo non è così immediato e diretto: occorre rispettare tempi e seguire regole he è bene conoscere e non dimenticare.

Le graduatorie del Bonus Psicologo 2025

L’Inps ha spiegato che il primo requisito per accedere al Bonus Psicologo 2025 era l’Isee, ossia l’indicatore che misura la situazione economica delle famiglie: il valore dell’Isee è basso, maggiori sono le possibilità di rientrare nella categoria dei beneficiari. Di fronte a due domande con lo stesso Isee, la scelta è stata determinata dalla velocità dell’invio della domanda: chi ha spedito prima la richiesta, ha avuto la precedenza. Il quale criterio, purtroppo, viene sempre adottato dal Governo in caso di risorse limitate, cioè quasi sempre. Quest’anno il Ministero della Salute ha unificato i fondi 2024 e 2025, per cui i beneficiari erano numericamente nmaggiori.

Come scoprire se si beneficia del Bonus Psicologo 2025

Come fare a sapere se si rientra nella categoria dei beneficiari del Bonus Psicologo 2025? Innanzitutto non bisogna aspettarsi nessuna lettera o comunicazione mail ufficiale: occorre andare sul sito dell’Inps e, una volta effettuato l’accesso alla propria area riservata, andare a vedere la sezione “Bonus psicologo”: se chi ha fatto domanda ha ricevuto il codice alfanumerico da comunicare al professionista per attivare le sedute e iniziare il percorso, è stato ammesso fra i beneficiari.

Se invece della propria domanda inviata non c’è traccia, significa che l’Isee presentava errori o omissioni non correggibili, per cui la richiesta non è neanche stata presa in considerazione.

Come utilizzare il Bonus Psicologo 2025

Per utilizzare il contributo, a partire dalla data di pubblicazione, ossia il 5 dicembre, si hanno a disposizione 270 giorni entro i quali il beneficiario deve “spendere” il bonus. All’interno di questi 270 giorni, entro i primi 60 occorre effettuare la prima seduta: scadenza importantissima, perchè chi non la rispetta va a perdere l’intero beneficio, e il suo posto verrà assegnato al primo in attesa nella graduatoria.

Contributo o rimborso?

Il Bonus psicologo è a tutti gli effetti un contributo cha va direttamente al professionista, psicologo o psicoterapeuta, e non al cittadino. Non si tratta quindi di un rimborso: il professionista registra sulla piattaforma dedicata ogni seduta per la quale riceverà il rimborso direttamente dall’Inps. Importante: il sistema riconosce fino a 50 euro a seduta, entro i limiti del contributo spettante al singolo beneficiario. Il contributo non è uguale per tutti, in quanto dipende dalle singole condizioni economiche evidenziate dall’Isee:

  • fino a 1.500 euro per chi ha un Isee sotto i 15.000 euro;
  • fino a 1.000 euro per chi si colloca tra 15.000 e 30.000 euro;
  • fino a 500 euro per chi supera i 30.000 ma non i 50.000 euro.

Si tratta del contributo atto a sostenere un percorso di cura breve o medio, specie per chi privatamente affronta costi spesso più alti dei 50 euro coperti dal bonus.

Le domande raccolte tra il 15 settembre e il 14 novembre 2025 hanno dimostrato quanto sia diffusa la necessità di terapie e cure psicologiche, nonostante finora questo tipo di cura sia stato considerato un lusso destinato a pochi. per ora il Bonus Psicologo resta un aiuto e un contributo parziale per chi possa finalmente accedere a un percorso di cura. E, soprattutto, ha anche acceso la luce su una problematica sempre più diffusa e necessaria per il benessere della persona.