Allarme violenza domestica: durante la chiusura + 74,5% | SubitoNews

Allarme violenza domestica: durante la chiusura per Coronavirus è cresciuta del 74,5%

Allarme violenza domestica: durante la chiusura per Coronavirus è cresciuta del 74,5%


Un dato impressionante: nel primo mese di quarantena per la pandemia da Coronavirus i casi di violenza domestica sono cresciuti del 74,5%. Lo dicono i dati diffusi da D.i.Re, la rete impegnata nel combattere la violenza sulle donne. Nel periodo 2 marzo-5 aprile sono 2.867 le donne che si sono rivolte negli oltre 80 centri antiviolenza del network, 1.224 in più rispetto alla media mensile del 2018. Un’emergenza nell’emergenza che colpisce una significativa parte della popolazione costretta a trascorrere in casa con il violento il periodo di quarantena in corso. Per questo l’Associazione Luca Coscioni, punto di riferimento nella tutela delle libertà e i diritti civili, ha deciso di scendere in campo al fianco di D.i.Re, creando CitBot, un sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Revevol Italia in grado di rispondere alle domande sul tema. Un servizio totalmente gratuito che fornisce informazioni in modo chiaro e preciso 24h su 24.

Si tratta di una chatbot delle libertà civili che risponde su un’ampia varietà di temi, come testamento biologico, interruzione volontaria di gravidanza, immigrazione, fecondazione assistita, cure palliative, accesso Corte Europea dei Diritti Umani, unioni civili, cannabis. Risposte basate sulle informazioni del Ministero della Salute, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’European Centre for Disease Prevention and Control e del Ministero del Lavoro. Un sistema in evoluzione in grado di “imparare” a riconoscere le domande con sempre maggiore precisione a mano a mano che viene utilizzato.

Anche sul Covid-19, sono due i canali attivi: “Coronavirus”, per informazioni generali sul virus, sulle precauzioni da prendere e le misure di contenimento; “Coronavirus stress” sulla gestione dell’emotività legata alla paura e al panico che una emergenza come quella che stiamo vivendo può provocare.