Aborto in Texas, in vigore la nuova legge
Una delle battaglie che da sempre riguarda i diritti civili dei cittadini o, in questo caso, delle cittadine. Questa volta però si è fatto un passo indietro. Infatti, è entrata in vigore una nuova legge che riguarda l’aborto in Texas. Il testo parla del divieto all’interruzione di gravidanza dopo le prime sei settimane, anche in caso di stupro o incesto. Questa è la norma più restrittiva tra tutte quelle presenti negli stati americani. La Corte Suprema, che aveva la possibilità di dichiarare incostituzionale la nuova legge, non ha sospeso il procedimento. Solo quattro dei nove giudici si sono dichiarati contrari alla decisione. Gli altri si sono giustificati dietro a questioni di procedura complesse e nuove.
Aborto in Texas, le dichiarazioni di Biden e Clinton
Il presidente Joe Biden non è in accordo con la nuova legge. Il residente della Casa Bianca l’ha definita estrema e ha spiegato che viola palesemente i diritti delle donne, danneggiando in maniera significativa l’accesso delle stesse alle cure mediche. Ha poi promesso che si batterà per ristabilire il diritto all’aborto in ogni stato federale. Anche Hillary Clinton si è espressa sulla questione, scagliandosi contro la Corte Suprema. “Col favore delle tenebre hanno scelto di non fare nulla, consentendo ad un bando incostituzionale sull’aborto di entrare in vigore” ha dichiarato. La norma precedente permetteva alle donne di interrompere la gravidanza fino alla 24esima settimana. Addirittura ora chi denuncerà un aborto illegale potrà ottenere sino a dieci mila dollari da una corte civile.