Abbonamenti pirata: 15 denunce nel Torinese
Altro passo in avanti nella guerra alla pirateria nella pay tv e dei relativi abbonamenti. I carabinieri hanno denunciato 15 persone, di cui 13 di nazionalità romena e due italiani, tutti residenti in provincia di Torino, ritenuti responsabili a di violazione del diritto d’autore con diffusione abusiva di decoder e ricettazione. I militari hanno individuato due insospettabili coniugi rumeni, di 33 e 39 anni, lui disoccupato e lei badante, e un loro connazionale di 40 anni, residente a Settimo Torinese, che hanno realizzato un vero e proprio laboratorio per la diffusione illecita di palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento, il cosiddetto Iptv (internet protocol television).
L’attività investigativa, condotta dal novembre scorso, ha portato al sequestro un server, un personale computer e 9 decoder che servivano per ricodificare i dati di Sky, Dazn e Mediaset Premium, e distribuirli mediante il web grazie alla sottoscrizione di abbonamenti illeciti. Questa tipologia di abbonamento viene chiamata “pezzotto” in gergo criminale. Grazie alle analisi dei dati telematici e al ritrovamento di un vero e proprio registro contabile, sono stati identificati i clienti che hanno acquistato i pacchetti illegali e sono stati denunciati per il reato di ricettazione. Il listino prezzi prevedeva 50 euro per ottenere il decoder e la sottoscrizione di un abbonamento di 350 euro annui per vedere “senza limiti” qualsiasi canale di pay tv.