Ibrahimovic si difende dopo la rissa con Lukaku
«Nel mondo di ZLATAN non c’è posto per il RAZZISMO. Siamo tutti della stessa razza – siamo tutti uguali!! Siamo tutti GIOCATORI alcuni meglio di altri». Così, maiuscole comprese, Zlatan Ibrahimovic è intervenuto sui suoi profili social (pubblicando un video di due bambini di colore diverso che si abbracciano) per difendersi dalle accuse di razzismo esplose dopo la rissa in campo con Lukaku durante la partita di Coppa Italia contro l’Inter. Fatti che stanno infiammando i social e che hanno anche fatto scattare una campagna contro la presenza dell’asso del Milan al Festival di Sanremo, dove è atteso tra gli ospiti internazionali (l’anno scorso toccò a Ronaldo).
Ibraihmovic, l’ennesimo scontro
Secondo le ricostruzioni il duro faccia a faccia in campo sarebbe la conseguenza di un rapporto molto teso tra i due fin dai tempi in cui giocavano insieme al Manchester United. Durante il primo tempo Ibrahimovic si sarebbe rivolto così all’attaccante congolese dell’Inter: «Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di merda, piccolo asino». Un riferimento ironico e volgare al fatto che la mamma di Lukaku nel 2017 l’avrebbe scoraggiato dal rinnovare con l’Everton (andò al ManU appunto) dopo un rito voodoo.
Immediata la risposta: «Fottiti, tu e tua madre. Parliamo della tua, di mamma: è una put…», mentre l’arbitro Valeri, ha provveduto ad ammonire entrambi, con Ibra che lo minacciava fissandolo negli occhi: «Ti aspetto dopo». Al fischio della fine del primo tempo Lukaku ha cercato di corre verso il rivale, ma il team manager nerazzurro Tagliacarne, Lele Oriali e il capitano Barella sono riusciti a stopparlo. Il campo ha dato ragione a Lukaku. Ibrahimovic è stato esplulso e il Milan (andato in vantaggio) ha perso proprio per un gol del congolese.