Montezemolo e la Ferrari: «Futuro pieno di dubbi»
«Sono preoccupato: la Ferrari ha problemi che vengono da lontano e creano interrogativi sul futuro». Appena archiviato un Mondiale di Formula 1 molto deludente, con l’ottavo posto di Charles Leclerc nella classifica piloti e il sesto della scuderia in quella costruttori, interviene l’ex presidente Luca Cordero di Montezemolo, l’uomo protagonista dell’epoca d’oro di Maranello. «Voglio fare una premessa: io voglio molto bene alla Ferrari – interviene Montezemolo a “La Politica nel Pallone” su Rai Gr Parlamento -. Questi sono momenti molto difficili non solo per la mancanza di vittorie e io voglio evitare di creare ulteriori elementi di polemica. Cerco di essere costruttivo, ma sono preoccupato perché la Ferrari non ha mai fatto neanche un giro in testa in tutto il Mondiale. Dal 2014 (da quando è stato mandato via da Sergio Marchionne, ndr) la Rossa non solo non ha mai vinto un campionato e non è mai stata in condizione di arrivare a giocarsi il titolo all’ultima gara, ma soprattutto in certi anni è stata fin dall’inizio tagliata fuori dalle speranze di vittoria».
Anche gli scenari a breve non sono positivi. «Per il prossimo Mondiale le modifiche regolamentari saranno minime e dunque Red Bull e Mercedes credo saranno ancora avanti, anche se voglio usare il condizionale perché spero sempre che la Ferrari possa fare miglioramenti, soprattutto sul motore.- Ma soprattutto avremo regolamenti completamente nuovi nel 2022, sui quali bisogna cominciare a lavorare già ora. I tempi stringono e le nuove regole vanno interpretate in modo giusto».
Montezemolo: serve un drastico cambiamento
Ha ben chiari in mente i problemi della Ferrari. «Innanzitutto un’organizzazione orizzontale che in Formula 1 non regge. Questo è tipico di chi non ha esperienza e conoscenza e forse neanche l’umiltà di vedere come sono organizzate le migliori squadre o come era organizzata la stessa Ferrari. In secondo luogo per vincere bisogna avere in squadra qualche elemento che faccia la differenza e porti competenze nuove: io avevo una squadra fortissima, perché ho sempre cercato di scegliere persone preparate». L’ex presidente però stima Leclerc («grandissimo talento, un ragazzo che può andare fortissimo») e applaude la scelta di Carlos Sainz. Poi parla del debutto di Mick Schumacher, il figlio del grande Michael, con la Haas: «È un ragazzo serio, ha lavorato duramente per migliorarsi, perché non era così forte un anno fa. Mi fa piacere vedere un altro Schumacher in Formula 1: il cognome non assicura vittorie, ma Mick è un ragazzo intelligente e sa stare al suo posto. Ha fatto la scelta giusta con una scuderia non di primo piano, avrà tanta pressione ma ho fiducia in lui».
Infine Montezemolo fa capire che tornerebbe volentieri. «Se ci sono possibilità che io possa tornare in Ferrari? La domanda non va posta a me: nessuno mi ha chiesto nulla. Questa è una Ferrari molto diversa dalla mia: dà grandissima attenzione al titolo in borsa, ha aumentato la produzione delle macchine e per la prima volta ha un vertice che non conosce la Formula 1. Se volessero sentire qualche suggerimento, sarei ben lieto di darne: penso di sapere quali sono i problemi da affrontare ma, come si dice, io ho dato e ora vedo con grande dispiacere una Ferrari doppiata e fuori dai primi posti».