Tokyo 2020: il Cio deciderà tra un mese, si va verso il rinvio a ottobre
In piena emergenza sanitaria e assediato dalle proteste di diversi Paesi e molti atleti, il Comitato olimpico internazionale ha deciso di fissare fra quattro settimane il limite per confermare le Olimpiadi di Tokyo 2020 o meno. «Il Cio, in pieno coordinamento con il Comitato organizzatore di Tokyo 2020, le autorità giapponesi e il governo metropolitano di Tokyo, avvierà discussioni dettagliate per completare la valutazione del rapido sviluppo della situazione sanitaria mondiale e il suo impatto sui Giochi olimpici, tra cui lo scenario del rinvio – ha scritto il presidente Thomas Bach in una nota dopo l’ultima riunione dell’Esecutivo -. Il Cio è fiducioso di portare a termine queste discussioni entro le prossime quattro settimane e apprezza molto la solidarietà e la collaborazione di NOC e IF nel supportare gli atleti e adattare la pianificazione dei Giochi».
I giapponesi insistono per continuare con il programma originario, ovvero con i Giochi tra il 24 luglio e il 9 agosto, anche perché solo la macchina organizzativa cosa 12 miliardi di dollari, ma si va sempre più verso uno slittamento. Tre gli scenari: spostarli nelle date delle Paralimpiadi (25 agosto-6 settembre), facendo seguire a ruota i Giochi per i disabili, spostarle in autunno (10-24 ottobre), come avvenne per l’edizione di Tokyo 1964; infine rinviarle di un anno. In ogni caso il Canada e l’Australia ha già detto che non invierò i propri atleti in caso di Olimpiadi nelle date previste.