Castello di Brescia, la storia e i musei
Si sa, l’Italia ha numerosissime mete turistiche di altissimo valore. Talmente tante che alcune, spesso, passano in secondo piano. E’ proprio questo il caso della città di Brescia e delle sue attrazioni. Il Tempio Capitolino, il Duomo Vecchio o il Castello di Brescia. Proprio quest’ultimo meriterebbe maggiori attenzioni da parte dei viaggiatori. La fortezza ha origini medievali e si trova sul colle Cidneo, proprio a ridosso del centro storico della città.
La storia del castello
La sua è una storia lunghissima. I primi insediamenti sul colle, infatti, risalgono ai tempi dei romani. Furono loro a costruire un piccolo tempio dedicato al dio celtico Bergimus. Anche la costruzione delle mura cittadine, che comprendono il sopracitato colle Cidneo, cominciò in età romana. Nel Medioevo, poi, i lavori proseguirono. Furono erette delle torri di guardia, tra cui la famosa torre Mirabella. Oltre ad esse, anche il Mastio prese forma in quel tempo. Esso era la residenza del capitano della guarnigione dei soldati. Intorno alla struttura furono poi aggiunti alcuni passaggi coperti e ponti levatoi. In età moderna vennero effettuati altri lavori di miglioramento del Castello e passò sotto il dominio francese. In età contemporanea venne utilizzato come carcere militare, fino a quando il comune non acquistò il colle e diede vita ad opere di restauro.
Castello di Brescia, visitarlo oggi
Oggi il castello è accessibile al pubblico. Ospita il Museo del Risorgimento e il Museo delle armi dedicato a Luigi Marzoli. Visitandoli si possono osservare armature, armi e alcuni plastici ferroviari. Grazie all’Associazione Speleologica Bresciana si possono visitare gli ambienti interni e nascosti della fortezza, utilizzando percorsi che erano stati dimenticati dalla storia. Uno dei punti di forza del castello è l’accesso. Infatti, per entrare si passa all’interno di un portale monumentale cinquecentesco, attribuito all’ingegnere Giulio Savorgnan. Tra i monumenti da non perdere ci sono poi il pozzo con i leoni in pietra e il campanile dell’ex santuario, da cui il maresciallo asburgico von Haynau diresse le operazioni militari durante l’insurrezione bresciana.