Twitter, patteggiamento contro una class action del 2015
Il mondo dei social network ci ha invaso. Queste grandi aziende, che stanno dietro alle piattaforme digitali che ogni giorno utilizziamo, sono tra le più potenti del mondo. A volte, però, questa grande ricchezza comporta multe altrettanto dispendiose. A farne le spese è stato Twitter, che ha dovuto sborsare 809,5 milioni di dollari come patteggiamento per chiudere una class action del 2015. Il social dei tweet era accusato di aver ingannato i propri investitori per quanto riguarda la crescita del numero degli utenti.
Twitter, i motivi della causa
La causa, avviata successivamente nel 2016 presso la corte distrettuale del Northern District of California, era stata intentata dagli investitori della piattaforma, che si erano sentiti traditi dalle dichiarazioni dei rappresentanti della stessa. Doris Shenwick, uno degli imprenditori della class action, dichiarò: “Hanno consapevolmente fatto dichiarazioni pubbliche imprecise riguardo a queste metriche e non hanno rivelato informazioni interne su di esse, determinando un prezzo delle azioni gonfiato, sceso quando la verità sul coinvolgimento degli utenti è diventata nota“. Il dato in questione è quello degli utenti attivi mensili e sulle loro interazioni con la piattaforma.
Le conseguenze del patteggiamento
L’accordo prevede quindi il pagamento di 809 milioni di dollari per aver violato alcune sezioni del Securities Exchange Act del 1934. L’azienda, però, continua a negare di aver effettuato azioni improprie. Il problema fu causato da una crescita troppo lenta della piattaforma, che prevedeva di aumentare notevolmente il numero di utenti presenti, ma le cose non andarono come previsto. Per nascondere ciò, oggi Twitter non mostra più i dati dei suoi utenti mensili, ma solo quelli giornalieri. La multa eviterà il processo che stava per cominciare. Lunedì ci sarebbe stata la selezione della giuria. Ora per rendere il patteggiamento operativo, il giudice Jon Tigar dovrà approvarlo. In un comunicato, l’azienda ha dichiarato che l’accordo risolve ogni reclamo.