Legalizzazione della cannabis, parte la raccolta firme
Uno dei temi più discussi da quando è iniziato il periodo del proibizionismo. Ormai, però, sono numerosissimi gli stati nel mondo che hanno puntato sulla legalizzazione della cannabis. I motivi per farlo sono numerosissimi ed è veramente complicato trovarne uno contrario che abbia un senso logico. Finalmente, anche in Italia sembra che qualcosa si stia muovendo. Ed è così, infatti, che i radicali da oggi faranno partire una raccolta firme per arrivare ad un referendum (attivo dalle 17). L’obiettivo è quello della depenalizzazione della coltivazione della pianta, per poi arrivare alla legalizzazione. Arrivare al mezzo milione di firme è il grande sogno degli organizzatori. Sembra un numero alto ma rimane fattibile. Secondo le stime, infatti, il 57% della popolazione italiana è favorevole alla legalizzazione.
Legalizzazione della cannabis, i motivi per dire sì
“Si tratta di un’occasione straordinaria. Siamo sicuri che i cittadini che hanno decretato il successo del referendum eutanasia legale saranno con noi per questa nuova battaglia di civiltà” hanno dichiarato i promotori. Secondo gli esperti, legalizzare la cannabis toglierebbe 6,3 miliardi di euro al mercato nero, mettendo in forte crisi le mafie. Inoltre sarebbe più facile studiare la pianta e il suo fiore a scopo terapeutico e scientifico. Il lancio del nuovo mercato legale, poi, si tradurrebbe in numerosi posti di lavoro ed un grande flusso di denaro delle tasse per lo stato.
Il disegno di legge della Camera
Due giorni fa la commissione Giustizia della Camera ha approvato il testo della legge sulla depenalizzazione della coltivazione della cannabis. Esso prevede la possibilità di avere fino a quattro piante femmina in casa. Oltre a ciò, le sanzioni per i fatti di piccola entità saranno diminuite le pene per traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio saranno ulteriormente inasprite. Ora bisognerà solo aspettare che il disegno di legge venga discusso e approvato definitivamente.