Doppio fallo sul doping, Atp accusata di aver protetto Agassi
Il caso del cileno Nicolas Jarry, trovato positivo al Ligandrol e allo Stanozololoa in un test anti – doping effettuato in dicembre nella nuova Coppa Davis, ha acceso una polemica furibonda. Marcelo Rios, numero 1 del mondo negli anni 90, invece di difendere il connazionale (cosa che per altro ha fatto Rafael Nadal, dichiarando di fidarsi di Jarry, che s’è giustificato con la contaminazione di vitamine prescrittagli dal medico), ha attaccato l’Atp di aver nascosto, e per ben quattro volte, il doping di Andre Agassi
<Agassi è risultato positivo al doping quattro volte e l’ATP l’ha sempre coperto> le parole durissime pronunciate in una intervista a Marca e destinate a scatenare il caos. Colpiscono infatti uno dei campioni più popolari (e discussi), che per altro nella sua famosa autobiografia Open ha ammesso di di essere risultato positivo alla metanfetamina (una droga, non un farmaco che aumenta le prestazioni) nel 1997 e che ha costruito un’immagine di grande “padre” della promozione del tennis insieme alla moglie Stefi Graf. Senza contare che il doping nel mondo delle racchette ha sempre creato grandi sospetti e accuse, ma pochi casi, seppur clamorosi.
L’ultimo, e il più discusso, con molte colleghe a scatenarsi contro di lei, quello di Maria Sharapova, la russa ex n.1 del mondo che dopo il rientro (aprile 2017) dalla squalifica di 15 mesi per meldonium (un coprente diffuso nel Doping di Stato russo) naviga ben oltre la centesima posizione e sta cercando di tornare in auge con l’aiuto di Riccardo Piatti a Bordighera, dove si allena con Jannik Sinner.
Clamorosi i casi di Petr Korda a Wimbledon nel 1998 (punti e guadagni cancellati, 132 mesi di stop) e Guillermo Coria a Barcellona nel 2001 (condanna a due anni poi ridotta a sette mesi), perché riguardavano anabolizzanti (nandrolone). Nelle maglie dell’antidoping sono finiti anche gli italiani Filippo Volandri (salbutamolo a Indian Welles 2009) e Sara Errani (lezotrolo nel 2018), col caso ribattezzato dei tortellini contaminati (10 mesi). Ma la maggior parte di casi nel tennis ha riguardato la cocaina: Mats Wilander nel 1995, Richard Gasquet nel 2009, Martina Hingis nel 2017.