Renzi apre la crisi, Conte tira dritto: «Un danno per il Paese»
In piena pandemia da Covid cade il governo Conte bis. Non basta l’apertura del premier a un «patto di legislatura», suggerita dal presidente Mattarella: Matteo Renzi annuncia le dimissioni delle ministre di Italia viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti. Proprio quando sembravano esserci le condizioni per siglare la pace, si apre così una crisi di governo dagli sbocchi ignoti.
Renzi sotto accusa «una scelta incomprensibile»
Giuseppe Conte annuncia di aver informato il Quirinale e accettato il passo indietro delle due ministre parlando di «grave responsabilità » e «notevole danno al Paese» prodotto da un gesto che non può essere sminuito. Afferma di aver cercato «fino all’ultimo utile» il dialogo ma il terreno è stato «disseminato di mine». Cerca appoggi e conferme dalla squadra e subito arrivano i tweet all’unisono dei ministri M5s, Pd e Leu con l’hashtag #AvanticonConte. Lo twitta Nicola Zingaretti, il segretario del Pd che attacca Renzi: «Ora è a rischio tutto, è una scelta incomprensibile».
Adesso si aspettano le mosse di Conte, tempo di far decantare la bordata di Matteo Renzi. Si parla di un discorso alle Camere per fare un largo appello alla responsabilità . Di sicuro Conte è deciso ad andare avanti. Anzi, chi gli è vicino sostiene che si senta più «libero» di giocare la sua partita sulla fiducia in aula. Il Conte ter è chiaramente sul tavolo e tra i renziani inizia già la conta.
Il presidente Mattarella ha chiesti una soluzione della crisi in tempi brevi. Ore, non giorni. A difesa dell’«avvocato del popolo» Conte si schiera compatto il Movimento 5 Stelle, anche se un messaggio di Beppe Grillo per qualche ora fa intuire che non sia proprio così. Ma alla fine di una giornata lunghissima una fonte pentastellata afferma: «È stato il primo Consiglio dei Ministri senza scontri questo senza Iv…».