Ora legale: sarà il 2021 l’anno dell’abolizione?
Il 2021 che tutti sperano sia l’anno del superamento dell’incubo Covid dovrebbe portare intanto a un’altra abolizione: quella dell’ora legale. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre è tornata l’ora solare, spostando le lancette indietro di un’ora in coincidenza con l’accorciamento delle giornate dei mesi autunnali e invernali.
Il ritorno all’ora legale domenica 29 marzo 2021, ma potrebbe essere l’ultima volta. Quest’anno infatti è prevista un decisione sulla sia abolizione, un tema sul tavolo delle discussioni nell’Unione Europea da più di due anni.
Perchè abolire l’ora legale?
La prima proposta di abolizione del cambio dell’ora data infatti luglio 2018, quando alcuni Paesi del Nord Europa hanno proposto un sondaggio su questa tematica tra i cittadini dell’UE. Alla richiesta se volevano conservare l’ora legale addirittura l’84% dei rispondenti, ben 4,6 milioni di persone, ne ha chiesto l’abolizione, suggerendo che per tutto l’anno valga solo l’orario naturale. L’ora solare, insomma.
I più sensibili all’argomento come detto sono gli abitanti del Nord Europa, questo perché in quesi Paesi il passaggio all’ora legale non provoca un effettivo allungamento delle giornate, così come accade invece in Nazioni come l’Italia o la Spagna.
l’opinione della Commissione europea
La discussione nata all’interno della Commissione Europea a seguito di questo sondaggio non ha però portato finora a una decisione, un punto d’incontro tra le esigenze di tutti i Paesi del’Unione. Sul tavolo c’è anche la proposta di dividere l’Europa in una sorta di due fusi orari Nord-Sud, con l’ora solare per i Paesi settentrionali e quella legale per i Paesi meridionali, come il nostro. Una soluzione contro la quale si è schierata proprio l’Italia, che ha fatto richiesta formale di conservate il sistema in vigore, con sei mesi l’anno di ora legale e gli altri sei di ora solare. Questo motivando con la necessità di non perdere l’evidente risparmio di energia elettrica dovuto al cambiamento dell’ora.
Chi invece (la maggior parte dei cittadini europei intervistati, appunto) è a favore del ritorno alla sola ora solare per tutto l’anno, motiva questa scelta con i problemi legati al cambio d’ora ogni sei mesi. Come dimostrato dagli esperti, molte persone faticano a adeguarsi subito al passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa, patendo malesseri simili a quelli del jet lag, ovvero da fuso orario: stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza. Il cosiddetto orologio biologico infatti viene influenzato anche pesantemente dai cambiamenti repentini e non naturali, proprio come quelli dovuti al passaggio all’ora legale.