Il Rinascimento in Toscana fra arte e splendore
Il Rinascimento in Toscana conosce il massimo splendore durante nel periodo di affermazione del casato dei Medici a Firenze, che attraverso il mecenatismo fecero fiorire cultura e arti figurative. L’umanesimo, che restituiva all’uomo una figura centrale dopo gli anni bui del Medioevo, determinò infatti una vera e propria rivoluzione sul piano creativo, scultorea, architettonico e pittorico.
In contrapposizione al periodo gotico fino a quel momento imperante, la ricerca di giuste proporzioni e armonie rivolta verso canoni estetici classici ha determinato una grande rivoluzione nel panorama italiano ed europeo. In tutti i settori si distinsero in quel periodo molti artisti che diedero vita a opere celeberrime. Vediamone alcune, quelle assolutamente da non perdere in occasione di una visita a Firenze.
Brunelleschi, l’architetto del Rinascimento in Toscana
Quando si parla di Rinascimento in Toscana, si pensa subito a Filippo Brunelleschi (1377 – 1446), il genio che inventò la prospettiva. Nonostante già nelle opere di Giotto e del Lorenzetti comparisse già la profondità spaziale, Brunelleschi si distinse nella prospettiva grazie a delle brillanti intuizioni. Durante il Rinascimento la Toscana divenne un grande laboratorio di esperienza multidisciplinari, dove Filippo Brunelleschi si distinse nell’architettura con il progetto della cupola di Santa Maria del Fiore. Grazie a una tecnica molto moderna per quei tempi, la cupola venne realizzata con mattoni disposti a spina di pesce, in modo da risultare autoportante ed espansiva.
Appartiene al 1419 un’altra opera straordinaria in piazza Santissima Annunziata, lo Spedale degli Innocenti che rappresenta il primo orfanotrofio d’Europa.
Dopo di lui l’altro grande architetto del Rinascimento in Toscana sarà Leon Battista Alberti, di cui rimane la facciata di Santa Maria Novella.
Donatello, lo scultore del Rinascimento
Al Museo del Bargello di trova il celebre David in bronzo di Donatello (1386 – 1466), un’opera straordinaria che segna ina svolta nella storia della scultura, in quanto per la prima volta dall’antichità romana viene realizzata una statua a tutto tondo, a prescindere da qualsiasi elemento architettonico. Il David è un simbolo del trionfo delle virtù civiche e della ragione sulla forza bruta molto attuale ancora oggi.
Gli affreschi di Masaccio
La Cappella Brancacci nella Chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo simbolo del Rinascimento: qui ci sono gli affreschi di Masaccio (1401-1428) che presentano una nuova idea di prospettiva unita a un potente realismo. Ricordiamo le scene più famose: la Cacciata dal Paradiso Terrestre e Il Tributo, che colpiscono per la loro modernità rispetto ad altre opere contemporanee.
Botticelli e il capolavoro del Rinascimento
La Primavera di Botticelli, custodita alla Galleria degli Uffizi, è un simbolo indiscusso del Rinascimento in Toscana: l’esaltazione della bellezza e dell’amore sono concetti innovativi tipici dello spirito del tempo. Un’opera che esalta la rinascita della vita e della natura.
Ghirlandaio e i suoi affreschi
Firenze è piena di cappelle imperdibili per gli affreschi che custodiscono al loro interno. Oltre a quelli di Masaccio, ci sono gli affreschi realizzati da Domenico Ghirlandaio (1448 – 1494) nella Cappella Sassetti all’interno della Basilica di Santa Trinità, dove si possono ammirare le Storie di San Francesco. In Santa Maria Novella, invece, nella Cappella Tornabuoni, non bisogna perdere le Scene della vita della Vergine e di San Giovanni Battista.
Il Rinascimento toscano a Pienza
Allontanandosi da Firenze e addentrandosi nella suggestiva Val d’Orcia, val la pena fare un salto a Pienza, che in antichità era conosciuta anche come Corsignano. Infatti nel Cinquecento il mecenatismo papale spostò la “capitale” del Rinascimento da Firenze a Roma, dove continuarono a lavorare, fra gli altri, molti artisti come Michelangelo, Vasari, Raffaello, Leonardo da Vinci e Benvenuto Cellini. Pienza venne costruita secondo il piano urbanistico di Pio II Piccolomini interpretato da Bernardo Rossellino (1409-1464). E’ a lui infatti che si deve il tipico aspetto armonioso e rinascimentale di Pienza.
