La maglia azzurra: storia e curiosità
La maglia azzurra della Nazionale italiana ha una storia che risale agli inizi del ‘900 e oggi è il simbolo dell’identità sportiva nazionale. Come venne scelto il colore azzurro e perchè?
Le origini storiche della maglia azzurra
La scelta del colore azzurro per la maglia della Nazionale italiana risale al 6 gennaio 1911: accadde in occasione dell’incontro di calcio fra Italia e l’Ungheria all’Arena civica di Milano, davanti a cinquemila spettatori quando i giocatori convocati da Umberto Meazza scesero in campo con una maglia “blu Savoia“, ossia una tonalità di azzurro intenso. Fino a quel momento l’Italia aveva sempre giocato in bianco con lo stemma della Casa Savoia: il 15 maggio 1910, in occasione della sua prima apparizione ufficiale contro la Francia, la nazionale italiana di calcio indossava la maglia bianca, con polsini e collo inamidati e il nastro tricolore. La decisione di scegliere l’azzurro fu un esplicito omaggio alla monarchia sabauda: il blu era il colore araldico della dinastia dei Savoia che veniva utilizzato fin dal 1300 e che era anche simbolicamente associato al manto della Vergine Maria, a cui la casata era devota. Sulla maglia venne poi aggiunta la croce sabauda bianca in campo rosso, a esplicita conferma del significato monarchico della scelta. La maglia azzurra rimase quella della Nazionale per volontà dell’allora presidente della Federcalcio, prendendo piede poi anche negli alti sport.
La maglia azzurra resiste ai tempi
Il passaggio dal bianco all’azzurro non fu tuttavia immediato: ai Giochi Olimpici di Stoccolma 1912 il colore più usato fu ancora il bianco, che resistette ancora per qualche anno, anche se il CONI, nato nel 1914, raccomandò più volte di passare all’azzurro. L’affermazione definitiva avvenne nel 1932, ai Giochi Olimpici di Los Angeles, dove finalmente tutti gli atleti e tutte le atlete indossarono la maglia azzurra. Anche quando ci fu la proclamazione della Repubblica nel 1946, l’azzurro rimase il colore ufficiale della maglia della Nazionale, che venne adottata subito dal calcio e poi da tutte le rappresentative italiane di ogni disciplina sportiva. Tanto che ben presto venne coniato il termine “gli Azzurri” per indicare gli atleti della Nazionale. Ancora oggi, aldilà del significato originario, l’azzurro è diventato un simbolo dell’identità nazionale capace di unire milioni di italiani.
Le altre teorie sulla scelta dell’azzurro
Contro questa scelta storica, consapevole e affermata, c’è una leggenda che sostiene che la causa della scelta dell’azzurro sia stata la nevicata del 6 gennaio 1911 che avrebbe reso inadatta la maglia bianca perchè poco visibili i giocatori in campo. In realtà le fonti storiche affermano molto chiaramente che l’azzurro venne scelto proprio per onorare la Casa Savoia. Altre teorie sostengono che la scelta dell’azzurro derivi dal blu della Nazionale francese: gli atleti e le atlete francesi sono infatti identificati come “les bleus“. Un’altra teoria sostiene che l’azzurro si riferisca al colore del mare che circonda tutta la penisola italica, così come quello del suo cielo terso. In realtà le fonti storiche affermano con certezza che la scelta del colore azzurro per la squadra italiana ha origine in un vero e proprio omaggio ai Savoia.
La maglia azzurra sogno di ogni bambino
La maglia azzurra ancora oggi accomuna atleti e tifosi in una coesione capace di avvicinare generazioni lontane e far sentire parte integrante di un’unica squadra: una passione trasversale che unisce il paese come nient’altro sa fare. La maglia azzurra rappresenta anche il sogno di ogni bambino che inizi a giocare a calcio e non solo: indossare la maglia azzurra rappresenta la massima ambizione e realizzazione per ogni atleta italiano di qualsiasi disciplina sportiva. In fondo, chi non ha sognato almeno una volta nella vita di indossarla?
