Nike: il “Made to play” per uno sport più Rosa
Le nuove restrizioni per il Covid penalizzano ulteriormente gli sport, specie quelli di squadra, e si assiste a un progressivo abbandono dell’attività, in particolare tra le giovani. Per combattere questo fenomeno e per aiutare le ragazze a credere in sé stesse e nella propria capacità di essere protagoniste del proprio cambiamento, nasce un progetto lanciato da Nike. L’impegno di “Made To Play” è quello di lavorare con i propri partner in un programma di formazione per gli allenatori che affronti le necessità e i bisogni delle ragazze e allo stesso tempo, ciò che è necessario fare per un mondo migliore e più equo.
Nello sport, infatti, gli allenatori sono spesso i leader del cambiamento che sta dietro al successo di una squadra. Ma se le giovani ragazze sono la futura generazione di allenatori, hanno bisogno di imparare ora ad essere dei leader. Lo sviluppo della leadership è tanto istintivo quanto l’allenamento per un atleta e rientra in un programma che è diventato un’abitudine costante attraverso ordine e routine.
Nike a supporto delle ragazze
A Milano, e in generale in Italia, la partecipazione allo sport delle ragazze è molto bassa. Nel 2019, Nike ha lanciato un movimento con la campagna “Just do it – Nulla può fermarci”, il cui messaggio principale era ispirare le ragazze attraverso l’esempio delle atlete, così che l’attività sportiva diventi un’abitudine quotidiana. Per supportare ancora di più le ragazze, motivandole a diventare changemakers del futuro, Nike rilancia il tema con il primo programma “Made to Play” enfatizzando l’importanza dell’attivazione delle ragazze.
Attraverso la partnership con la fondazione Laureus Sport for Good Italia, l’obiettivo di Nike e del progetto è quello di dare ancor maggiore accesso allo sport così da colmarne l’abbandono delle ragazze. Grazie al coinvolgimento di tre organizzazioni sportive di calcio, basket e sport misti, al programma “Made to Play” parteciperanno circa 200 bambini di due scuole elementari di quartieri della periferia di Milano. L’obiettivo è garantire che il 50% dei partecipanti – compresi anche gli allenatori – siano donne.
Oltre al programma nelle scuole, il brand sportivo donerà reggiseni sportivi ad alcuni delle sue associazioni sportive di Milano, come Martinengo, Sportinzona e PlayMore, fornendo così alle ragazze ciò di cui hanno bisogno per fare sport con successo e sicurezza, aiutando a superare quelle barriere che sperimentano.