Maria De Filippi ammette gli errori commessi come genitore: «Io, troppo apprensiva»
Maria De Filippi si toglie la maschera impenetrabile di donna rigida per parlare a cuore aperto del rapporto con il figlio Gabriele, adottato insieme a Maurizio Costanzo. La conduttrice più amata delle televisione italiana ha ammesso di aver commesso molti errori ed di essere stata una madre ingombrante e apprensiva che a lungo non ha lasciato il figlio libero di esprimersi e sperimentare.
Gabriele, che oggi ha 28 anni ed è stato adottato dalla De Filippi e Costanzo nel 2004, vive a Roma insieme alla fidanzata Francesca Quattrini, una fashion stylist di 23 anni che frequenta l’Istituto Europeo di Design. «Convive con una ragazza molto carina – racconta la 58enne Maria in un’intervista al settimanale “Oggi” -. E’ venuto tutto in maniera graduale, e vedendolo tanto sereno ho capito che va bene così. Quando mi ha presentato la sua ragazza, l’estate scorsa, ho fatto proprio la brava mamma. Lei è davvero molto carina, molto buona. Mi piace».
Non è stato sempre così, come riconosce la regina della tv. «Non sono più in apprensione per lui. In passato confesso di aver esagerato. Gli sono stata troppo addosso, gli ho rotto le scatole su tutto. Mi sono offesa, me la sono presa, certi suoi comportamenti mi sembravano profonde ingiustizie. Mi stupivo di certe sue reazioni. Noi siamo stati modelli impegnativi e io sentenziavo parecchio con lui. Non lo mettevo mai nelle condizioni di poter sbagliare. Poi un giorno lui mi ha chiesto espressamente di non dirgli ciò che sarebbe successo se avesse fatto questo o quello. Voleva essere libero, e ho capito che aveva ragione. Ho mollato. Mi ha insegnato a essere madre. Io, crescendolo, ho sempre avuto ben presente quello che avrei voluto avesse fatto mia madre con me».
Il grande cambiamento è confermato dal fatto che Maria durante la quarantena per l’emergenza da Coronavirus è riuscita a non agitarsi troppo per il figlio. «Passava il tempo in casa o al lavoro. Non mi sono preoccupata più di tanto. Come sempre viene a cena da noi tre volte a settimana, lo vedevo e mi tranquillizzavo».