Il nuoto sincronizzato, uno sport completo
Il nuoto sincronizzato è lo sport più completo fra tutte le discipline acquatiche. Racchiude infatti i vari stili del nuoto, le immersioni tipiche dell’apnea, le acrobazie dei tuffi e anche i movimenti a bicicletta della pallanuoto. A queste discipline si aggiunge la parte artistica che deriva dalla ginnastica ritmica e dalla danza, perché le atlete devono eseguire figure acrobatiche e movimenti presi a prestito dalla danza seguendo il ritmo della musica, con precisa coordinazione dei tempi e in sincronia con le compagne della squadra.
Uno sport armonico
Il nuoto sincronizzato è uno sport armonico che potenzia tutti i muscoli del corpo, a cui si aggiunge la difficoltà di abbinare gli esercizi allo sforzo di mantenersi a galla. Il requisito indispensabile è saper nuotare, il resto si impara col tempo. Occorre sviluppare la forza muscolare, l’elasticità, la resistenza attraverso un esercizio costante.
Il nuoto sincronizzato fa bene al fisico e alla psiche
Il nuoto sincronizzato è dunque lo sport acquatico più completo che fa quindi anche molto bene al fisico, come del resto ogni singola disciplina acquatica. E’ molto faticoso e impegnativo: fortifica e tonifica tutti i vari distretti muscolari senza sovraccaricare la colonna e le articolazioni e allo stesso tempo comporta un importante dispendio energetico. Ma non solo: è un’attività sportiva che insegna la disciplina, lo spirito di sacrificio e il rispetto delle regole. Inoltre sincronizzare i movimenti con quelli dei compagni e coordinare i muscoli è un bell’esercizio mentale.
Il nuoto sincronizzato è adatto ai bambini
Il nuoto sincronizzato è lo sport acquatico più completo che ben si adatta ai bambini già dai quattro anni di età. A quell’età in modo giocoso si comincia a prendere confidenza con l’acqua e a impostare subito la nuotata in modo sincronizzato. Dai cinque o sei anni si perfezionano gli stili e si acquisisce maggiore resistenza e tecnica. Poco per volta vengono introdotte le prime coreografie molto semplici e l’apnea in forma ludica. Dai sette anni si può invece iniziare l’attività agonistica con la partecipazione alle prime gare: si fortifica la muscolatura e si acquisiscono velocità e capacità di spinta per eseguire forme acrobatiche via via sempre più complesse.