Giardia nel cane: cause, sintomi e cura
Nei parchi, in città, nei prati il cane può infettarsi con la giardia, un parassita che si insedia nel suo intestino e si trasmette attraverso le feci. La giardia è estremamente diffusa nei cani e nei gatti e può essere trasmessa anche all’uomo. Il numero di casi positivi in Italia è in forte aumento a causa dell’importazione di cuccioli che arrivano nel nostro paese ammalati. La trasmissione avviene in stato di cisti presenti in acque contaminate (pozze, stagni, sorgenti di acque non potabili) ma il parassita si diffonde soprattutto attraverso le feci degli animali contaminati. I sintomi clinici sono: diarrea schiumosa, nausea, febbre, odore di rancido, abbattimento, dimagrimento.
Giardia, le cause
La giardia è presente in tutto il mondo. Tale organismo è caratterizzato da un ciclo vitale diretto. I cani contraggono l’infezione quando ingeriscono la forma cistica di questo parassita bevendo acqua contaminata, mangiando cibo contaminato, leccando pelo contaminato o venendo a contatto con feci contaminate presenti nell’ambiente. Le cisti albergano nella parte superiore dell’intestino tenue del cane. Qui, ogni cisti produce molteplici larve mobili, denominate trofozoiti. Questi parassiti irritano e danneggiano il rivestimento intestinale del cane. I trofozoiti, prima di lasciare il tratto gastrointestinale del cane, incistano e vengono espulsi in modo discontinuo in tale forma nelle feci del cane infetto. Raramente, vengono espulsi su base costante nelle feci. Le cisti sono molto resistenti e possono sopravvivere per settimane o mesi una volta libere nell’ambiente, specie nei climi freschi, umidi.
La diagnosi
La raccolta dati iniziale include un esame delle feci del cane. La diagnosi può anche essere effettuata individuando il parassita o le sue cisti per mezzo di strisci di feci fresche al microscopio. Gli strisci fecali vengono effettuati mediante tampone rettale. Prima che una infezione da giardia possa essere esclusa in modo definitivo, in genere è necessaria la conduzione di due o tre esami fecali con esito negativo, eseguiti ad alcuni giorni di distanza l’uno dall’altro. Un esame fecale positivo è di solito diagnostico del parassita. Il proprietario del cane dovrebbe sempre consultare il veterinario per ciò che concerne la diagnosi e il trattamento di qualsiasi infezione che l’animale può contrarre, indipendentemente dalla tipologia di parassita gastrointestinale.
Giardia, il trattamento
La giardia è curabile, di solito su base ambulatoriale. L’efficacia del trattamento viene valutata in base alla presenza o all’assenza di cisti nelle feci dei cani affetti, il che non esclude la presenza del parassita all’interno del cane. Un cane può rimanere infetto, senza espellere la forma cistica dell’organismo nel momento in cui viene prelevato il campione fecale. La prima infezione non fornisce alcuna immunità o protezione contro eventuali infezioni successive. Gli obiettivi del trattamento della giardiasi consistono nell’eliminare le cisti infettive, i sintomi della malattia e nel ripristinare uno stato di salute dell’animale. Evitate che il cane beva da acque non potabili, pozze e sorgenti che potrebbero essere inquinate.
Giardia, la prognosi
Anche dopo il trattamento, è possibile che solo la forma cistica di giardia venga rimossa dalle feci, mentre la forma trofozoita infettiva permanga nell’intestino tenue del cane. La giardia raramente è mortale nei cani sani. I cani infetti da questo parassita di solito presentano sintomi simil-influenzali che alla fine si risolvono. Una volta sottoposto il cane al trattamento si verifica la scomparsa del fenomeno. L’esame va ripetuto per conferma una settimana dopo il termine delle terapia. Attenzione agli stati di debilitazione cronica.